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LIBRERIE IN FIORE: un parco della MEMORIA in libreria

Immaginate di camminare in città. Il cielo è grigio e forse sta per piovere. Intorno tutti sembrano andare di fretta, non si fermano, avvolti dai propri pensieri, trascinati dalla propria vita. Sarà il cielo, sarà che sta per piovere, ma tutto sembra grigio. Grigia la strada, grigi i cappotti – la primavera dovrebbe essere vicina, ma oggi soffia un vento freddo – grigi i muri e le auto parcheggiate sulle strisce. Passate oltre le vetrine scintillanti. Oggetti in saldo che non vi servono, oggetti per dirvi che siete inadeguati, oggetti che aspettano di essere comprati e di comprarvi. Svoltate l’angolo. Verde, rosso, rosa, giallo, arancione. Vi fermate un attimo. Alti rami con giovani foglie fanno da cornice a una vetrina, come a proteggerla, a creare un portale per un mondo magico. All’interno, un libro riposa in un grande nido circondato da fiori variopinti. Altri libri giacciono sopra tronchi, in vecchie casse da orto. Tre libri sono impilati su un’altalena. Per un attimo, tanti colori e tanta bellezza stordiscono. Qualcuno che va di fretta vi spintona senza nemmeno chiedere scusa.

Entrate in libreria. C’è un piacevole calore, e soprattutto ci sono i colori. Vi avvicinate agli espositori, guardate meglio i libri in vetrina. Ci sono libri di giardinaggio, libri con splendide fotografie e stampe di rose, girasoli, peonie. Ma c’è anche Se questo è un uomo di Primo Levi. Un sacchetto di biglie di Joseph Joffo. Il Diario di Anna Frank.
Fa strano, all’inizio. Perché quei pigiami a righe in mezzo alle rose, quelle stelle gialle in mezzo all’edera e quei volti in bianco e nero carichi di un peso tragico vicino a un mazzo di fiori di campo? In alto, un cartello, forse scritto a mano dal libraio. Dice Parco della memoria. Mormorate un “Oh”.
Era una vita che vi ripromettevate di leggere Se questo è un uomo. E che progettavate di tenere qualche pianta a casa.
Uscite con il libro di Primo Levi e un manuale su come crescere piante in piccoli spazi.
Comincia a piovere, ma non vi preoccupa. La pioggia fa nascere i fiori. E il grigio da temere non è quello del cielo, ma quello del cuore delle persone.

Questo è l’effetto che vorremmo, quest’anno, per Librerie in Fiore.
Forse conoscete già Librerie in Fiore: è un’iniziativa che #logosedizioni promuove da anni, sempre con l’intento di portare un po’ di primavera nelle librerie italiane. L’idea è semplice: le librerie aderiscono e inviano fotografie delle loro bellissime vetrine a tema, e noi le condividiamo, e alla fine viene scelta una vincitrice a cui spetta un premio.
Piante e fiori non sono un semplice orpello, ma una filosofia. Servono a far rifiorire le librerie che resistono duramente contro i colossi online. Servono ad attirare uno sguardo. Servono a far riflettere. Il tema dell’anno scorso era collegato alla protezione della natura e delle sue creature, minacciate dal riscaldamento globale e quindi dall’uomo.
Quest’anno abbiamo pensato a qualcosa di diverso. Un PARCO DELLA MEMORIA. L’Italia come un gigantesco parco, dove sedere all’ombra degli alberi e sulle panchine, e fermarsi da tutto e da tutti. Fermarsi a riflettere sulle voci che ci raccontano di un passato nero e terribile, fermarsi a cercare di capire come non farlo accadere più.
L’anno scorso hanno partecipato 361 librerie. Chissà se quest’anno riusciremo a superare quel numero, ad arrivare magari a 500, e perché non oltre? C’è bisogno di lottare, ora più che mai.
Per sconfiggere l’orrore con la memoria… e con la bellezza.

Testo di Alessandra Cristallini
Illustrazione della locandina di Alessandra Manfredi

 

Per partecipare come librai: istruzioni / locandine
Lista delle librerie che hanno aderito divisa per regione (in continuo aggiornamento).

#LIBRERIEinFIORE #21marzo2019 #Pernondimenticare

 

 

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