Focus

SFILATA DI NATALE

 

SFILATA DI NATALE. UN CALENDARIO DELL’AVVENTO
di Emmanuelle Houdart
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Emmanuelle Houdart racconta SFILATA DI NATALE

 

Da 1 a 25: non si tratta proprio di un conto alla rovescia, perché la numerazione non procede a ritroso, ma la trepidazione è la stessa. È pur sempre un avvicinamento per tappe a una data importante e attesissima, soprattutto per i bambini ma anche per i genitori pronti a far festa con i loro figli, per gli insegnanti che si accingono ad addobbare le scuole, e per tutti gli adulti che non vedono l’ora di arrivare alle sospirate ferie invernali.
Dall’attesa del Natale nacque nel 1908 un calendario a sé, ideato dall’editore tedesco protestante Gerhard Lang. In Germania, al tempo, era già diffusa l’usanza di aspettare il compleanno di Gesù preparando 24 pacchettini da scartare quotidianamente, fin dal primo dicembre. La novità di Lang consisté nell’ideare un calendario con un disegno al giorno, cui l’anno seguente venne aggiunto il dettaglio delle finestrelle, contenenti al loro interno degli angeli o piccoli Gesù Bambino da ritagliare o assemblare. In seguito arrivarono dolci e cioccolatini e il calendario dell’avvento si diffuse prima nei Paesi protestanti, poi in quelli cattolici. Da allora ha assunto molteplici forme: esistono calendari a tema, come quello diffuso nella RDT durante la guerra fredda, dove al posto degli angeli spuntavano sonde sovietiche come lo Sputnik oppure cosmonauti come Jurij Gagarin, versioni per adulti con una fiaschetta di vino o una bottiglia di liquore al giorno e calendari idea regalo con gioielli o altri oggetti. Un’azienda canadese ne ha perfino prodotto uno con la marijuana, che nel Paese è legale. Ci sono addirittura edifici che a dicembre si mascherano da calendari dell’avvento sfruttando le loro finestre: scuole e musei in varie parti del mondo nonché la libreria Mondadori di Piazza del Duomo a Milano.

Anche Emmanuelle Houdart mette al lavoro la sua vivace fantasia per creare un calendario dell’avvento molto particolare, in cui Natale e carnevale si fondono dando vita a una carovana di buffi personaggi che fa pensare alle processioni di carri cui si può assistere ogni anno in Italia e in altre parti del mondo. Si tratta di un libro che si può leggere come tale, sfogliandone le pagine di cartoncino spesso, e che come qualsiasi altro ha una copertina con il titolo e un’immagine, in questo caso quella di un Babbo Natale intento a estrarre pacchetti da uno stivalone adorno di stelline e fiocchi di neve, sotto gli occhi curiosi di un pinguino dai mutandoni a cuori. Ma il libro può anche aprirsi a fisarmonica e si può svolgere giorno per giorno fino ad allungarsi in un’immagine double-face da appoggiare sul caminetto o sopra un mobile nella camera dei bambini. Il libro-calendario diventa così un accessorio d’arredo da tenere al suo posto finché l’Epifania non si porta via tutte le feste o magari, perché no, da lasciare in bella mostra per tutto l’anno per ricordarsi che prima o poi il Natale arriva.
Illustrando questo oggetto multi-uso, come di consueto Emmanuelle Houdart non si accontenta di costruire una storia per immagini ma fa sempre in modo che ogni illustrazione sia talmente densa di dettagli da rappresentare una storia a sé. In ciascuna di queste 25 illustrazioni-racconto riconosciamo le caratteristiche del suo stile inconfondibile: le metamorfosi, la presenza di animali, piante e oggetti personificati, la varietà dei motivi decorativi, i colori vivaci, i grossi volti dall’incarnato pallido e gli occhi e le labbra brillanti, i minuscoli particolari da scovare come nella pittura di Chagall. L’artista dimostra una sfrenata creatività nell’inventare personaggi sempre nuovi e sorprendenti. Tra gli animali, incontriamo per esempio un orso in eleganti abiti da viaggio, con un pacchettino e un mazzo di fiori nelle mani e il suo piccolo in spalla, una mamma volpe rosa con una casetta sul dorso che spinge la carrozzina e intanto tiene il suo cucciolo tra le braccia e un’anatra in abiti di foggia orientale che fa piovere dall’ala gocce d’acqua per annaffiare un vaso di tulipani.

Non mancano interessanti esemplari del regno vegetale, come i due sorridenti abeti del 23 e del 24 dicembre, forse marito e moglie o più probabilmente fratello e sorella, magari gemelli. Ci sono oggetti animati come una scarpa che soffia il suo alito gelato, una mamma-casa con un albero al posto del comignolo che tiene per mano la figlia-casetta, un pupazzo di neve con in mano un abete adorno di stelline. E poi ci sono bizzarre creature metamorfiche, come un libro aperto che tiene due uova pronte a schiudersi nelle mani, ha una facciona sormontata da ali e corna e due gambette che spuntano dalle pagine sfoggiando improbabili calzettoni rossi con un motivo a nuvole bianche – di certo un’immagine che può dare il la a infinite storie e interpretazioni. Naturalmente ci sono le persone, tra cui una mamma intenta a leggere al suo bambino a bordo di un divano mobile e una famiglia che spunta dalle finestre di una casa tenuta tra due mani tatuate. E infine, tante altre piccole creature: diavoletti, angeli, gnomi, persone e animali in miniatura… Quello di Emmanuelle Houdart è un mondo in cui i confini, le proporzioni, le relazioni saltano. Viene da perdersi nelle immagini al punto da rischiare di dimenticare che c’è l’immancabile aletta da sollevare per scoprire la sorpresa – o a volte le sorprese! – del giorno.
In questo calendario il dono quotidiano coincide con un piccolo dettaglio nuovo che spesso ci porta ad arricchire o perfino stravolgere la nostra interpretazione di ciascuna illustrazione. Ecco una luna con la bacchetta magica che spunta sollevando una manciata di stelle, un topino accucciato dietro l’orecchio di un elefante, un bambino che dorme tra le ali di un’angela con una giacca da arlecchino, una farfalla dietro una mongolfiera…
Il calendario dell’avvento di Emmanuelle Houdart è una miniera di sorprese e di storie, che scateneranno l’immaginazione dei bambini e, perché no, anche degli adulti, portando nelle feste natalizie un pizzico della spensierata allegria del Carnevale.

Focus a cura di Francesca Del Moro

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L’AUTRICE:
“Nella mia vita sono accadute un sacco di cose meravigliose e terribili, come in quella di tutti.
E questo è ciò che disegno, il meraviglioso e terribile.”
Pittrice e illustratrice, Emmanuelle Houdart è nata nel 1967 in Svizzera. Diplomatasi alla Scuola d’Arte di Sion e all’Ecole Supèrieure d’Arts Visuels di Ginevra, si è poi trasferita a Parigi. Oltre a collaborare con diversi giornali e quotidiani (Libération, Le Monde, Sciences et Vie Junior, Ça m’intéresse… ), ha all’attivo una decina di libri di cui ha curato testo e immagini. Una ventina invece i volumi per ragazzi che ha illustrato. Il suo è uno stile del tutto personale caratterizzato dall’uso di colori pieni e decisi, che delinea un mondo fiabesco ma estremamente concreto e reale.
Nel 2003 ottiene il Premio Octogone, categoria Grafica (CIELJ), per Les Choses que je sais. Due anni più tardi viene premiata alla Fiera del libro per ragazzi di Bologna, per Monstres malades. E nel 2006 le viene assegnato il Gran Premio (libri per ragazzi) della Società dei letterati francesi per Les Voyages merveilleux de Lilou la fée.
Con #logosedizioni ha pubblicato: Va tutto bene Merlino!, Amiche per la vita, Il denaro, Saltimbanchi, Il guardaroba, Genitori felici, Una lunga storia d’amore, Rifugi, Emilia Mirabilia, Mia madre, Mostri malati, Il mio pianeta e Sfilata di Natale. Un calendario dell’avvento.

 

 

 

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